Ieri presso l’aeroporto di Catania è atterrato un Boeing 767, un aereo di grandi dimensioni utilizzato per i voli a medio e a lungo raggio: l’aeromobile Meridiana ha sostato qualche ora a Fontanarossa dopo esser stato dirottato da Palermo a causa del maltempo che ha colpito lo scalo di Punta Raisi. L’aereo è poi ripartito verso il capoluogo siciliano da dove era programmato un volo in direzione New-York.
Si tratta di un evento inusuale per lo scalo etneo: la lunghezza di soli 2430 metri della pista non permette la movimentazione degli aeromobili utilizzati per i voli intercontinentali; la limitazione viene meno nel caso in cui il volo non sia a pieno carico come avvenuto ieri. L’evento è stato documentato in un video pubblicato dal blog SiciliainVolo.
La pista dell’aeroporto catanese ha già comunque provato altre volte l’ebbrezza dei voli intercontinentali: in tempi recenti, il 4 gennaio del 2015 un A330-200 della Turkish Airlines, grazie a una speciale autorizzazione concessa dall’ENAC, atterrò a Fontanarossa. Negli anni scorsi sono già atterrati aerei di stazza anche superiore al A330, come il Boeing 747 della Corsair, l’MD11 di Alitalia, il Boeing 777 di Air Europe e il Boeing 767 di Monarch e Austrian Airlines. Naturalmente tali aerei non erano a pieno carico in quanto essi hanno bisogno di una pista molto più lunga per decollare e atterrare in questo assetto.
Una delle priorità per lo sviluppo dello scalo catanese è l’interramento di un tratto della linea ferroviaria Catania- Siracusa che consentirà la creazione di una nuova pista lunga 3.100 metri idonea al traffico intercontinentale: il costo dell’operazione sarà di circa 180 milioni di euro di cui 30 milioni a carico della Sac e 150 milioni a carico delle Ferrovie dello Stato.
L’atterraggio e il decollo di aerei di grandi dimensioni non è comunque legato solo alla lunghezza della pista ma anche dalle taxiways (piste e raccordi di rullaggio) e delle dotazioni degli apron (piazzali): nel breve periodo verranno utilizzati circa 11 milioni di euro per lavori di riqualifica ampliamento delle infrastrutture dei piazzali.
foto di copertina di Gianmarco Callari
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In casi di estrema necessità è possibile poiché, per motivi di sicurezza le piste hanno lunghezza doppia rispetto agli aerei che vi possono atterrare.